IL LIBRO
AL BIVIO - La giovane scalmana di Rocco Scotellaro
Questo libro è una lunga storia d’amore.
“Uno si distrae al bivio” è un racconto poco noto di un giovane scrittore che ha avuto la sua fortuna post mortem, grazie al suo grande amico e punto di riferimento, Carlo Levi, e che di recente abbiamo cominciato a riscoprire, grazie a Franco Vitelli, curatore dell’edizione delle Opere Complete per Oscar Mondadori: Rocco Scotellaro.
Mio padre Franco Palumbo, poeta lui stesso e animatore culturale, ci mise in casa tutti i suoi scritti, pubblicati da Laterza e da Mondadori e quelli editi da Basilicata Editrice. Solo molto tardi ho vinto le mie riserve su quei libri: disegnavano i contorni di un uomo e di uno scrittore meridionalista che, a me con gli occhi degli anni Ottanta, della rivista Frigidaire, di Roma e di Bologna, che tanto sapevano di Parigi e di New York, volevano dire solo il passato e la retorica di un mondo contadino ormai fossile.
A distanza di anni, vinti i pregiudizi, seppelliti i furori anni Ottanta, ho scoperto la crudele scalmana di Rocco Scotellaro. L’ho scoperta in questo racconto che lui scrisse neanche ventenne e che tutti quelli che conoscevano e amavano Scotellaro mi indicavano come il racconto da leggere.
Nel 2003, avevo disegnato una prima versione per le pagine di Inguine, rivista di fumetti ravennate, diretta da Gianluca Costantini, Elettra Stamboulis e Marco Lobietti.
Nel frattempo i TerraGnora, gruppo musicale amico, produceva lo spettacolo Spina e Rosa.
Dieci anni dopo, arricchita da molte più pagine e colori, con Lavieri, piccolo grande editore lucano, abbiamo confezionato una prima versione di questo libro a fumetti, per ricordare i novanta anni dalla nascita e i sessanta dalla morte dell’autore di Tricarico. Nel 2014, “Uno si distrae al bivio” ha vinto il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Storia Breve, al Napoli Comicon. I TerraGnora, ricostituitisi con il nome Abbarabbiss, mi hanno accompagnato in un piccolo tour di presentazioni del libro. Quelle canzoni adesso sono diventate una vera e propria colonna sonora del volume che state per leggere. Molti altri amici sono arrivati a ricordare il giovane Rocco, su queste pagine, con le loro parole Maurizio e Matteo Camerini, Pancrazio Toscano e Mario Cresci con i suoi fotocollage, Kalura, La Tram, Gloria Pizzilli, Antonio Poe e Arturo Lauria, giovani disegnatori legati a doppio filo alla Lucania, e Michele Di Lecce con una foto delle sue.
Giuseppe Palumbo